VARVARUSA
Venti giorni di patimenti e tre chili in più nelle maniglie dell'amore. Dopo venti giorni di bighellonaggio non ho resistito al richiamo del fairway. Dopo un giro di email, ho trovato nel Presidente del Varvarusa Golf Club una incredibile disponibilità. Domenica 16 agosto dopo un pasto frugale, leggero e senza vini, sono partito da Lucera, paese della mia principessa, per il Varvarusa Golf Club. 140 chilometri di distanza separano Lucera dal Golf Club di Isernia. Caldo asfissiante, ma una leggera brezza ravvivava l'aria. Alle 15 sono arrivati i primi golfisti e alle 15,30 quando è arrivata il Presidente è cominciata la gara con la prima partenza. Chiaramente venendo da lontano e giocando con la sacca del Presidente sono partito per primo. Anche perchè lei sarebbe partita alla fine del mio giro, nove buche stableford. Il campo è di tipo scozzese, con un sacco di ostacoli e veramente impegnativo. Per non parlare dei green, se così li vogliamo chiamare, però se impari a giocare su quel campo dopo sarai un campione.
Ecco come si presenta la Club House! Dopo Isernia c'è il bivio per Filignano, dopo quattro chilometri tra boschi si arriva al campo.
Il presidente impegnato nella compilazione degli score.
Ecco il fairway della buca due, a sinistra il fairway della nove. I muretti in pietra sono degli ostacoli da evitare, non ci sono bunker, ma bastano quelli.
Sullo sfondo il green della buca uno. Un dogleg a sinistra che si può superare tagliando il fuori linea. Bisogna essere precisi, hai a disposizione pochi metri quadri, oltre al green non molto grande, poi cespugli arbusti e muretti ti metteranno in crisi. Alla fine del giro, nove buche, un solo ics e per il resto una giornata indimenticabile. Compagni di gioco due romani, Emilio e Mimmo, piacevoli avversari. Emilio per tutto il tempo mi diceva che il mio HCP non era reale. Effettivamente, nonostante i venti giorni di pausa, ho giocato in maniera impeccabile. Pur non conoscendo il campo, veramente ostico, erba vera e proprio non ve n'è, ho avuto bisogno di essere chirurgico e spazio per errori inesistente. La prima volta che ho adoperato il drive, la palla ha avuto un rimbalzo strano e nonostante fosse quasi dritta è finita out. La seconda è finita nel bosco, l'ho capito tardi, ma bisognava giocare palle altissime per non fargli fare rimbalzi a correre, altrimenti chissà dove finivano. Comunque la buca sette è stata l'unica sbagliata, poi sono riuscito a prendere punti a tutte le buche. Un ringraziamento particolare al Presidente per la grande disponibilità e gentilezza.