Borgogna seconda parte

Arriviamo a Pontigny, parcheggiamo in un ampio piazzale, le oche allo stato brado ci accolgono starnazzando e ci avviamo lungo il viale che porta all'abbazia.

    

Abbazia fondata nel 1114 da  Robert de Molesmes e rimane l'unica delle cistercensi ancora intatta, anche se rimane ben poco degli edifici del monastero e della chiesa abbaziale originaria.

Pontigny si trova appena a nord del villaggio di Chablis e dei suoi famosi vigneti. E' arrivata l'ora del pranzo e decidiamo di fare uno spuntino con una bella baguette e della saucisson!

Finito lo spuntino ci avviamo verso la citta di Tonnere per visitare il castello di Tanlay...

Notare le finestre di destra, questi castelli sono nati nell'età del protestantesimo e la loro forma richiama la croce e sono influenzati nell'architettura dal rinascimento italiano.

Non ci è possibile fotografare, solo in due locali ciò è permesso: nella galleria trompe-oeil e per gli affreschi della torre della Ligua

Tanlay è uno dei più grandi esempi dell'architettura del Rinascimento in Borgogna, famoso per la sua galleria trompe-oeil e per gli affreschi della torre della Ligua.

Lasciamo il castello e i suoi bellissimi fossati per dirigerci verso il castello di Ancy le Franc.

Situato sulle rive dell'Armançon, questo castello è uno dei più belli di tutta la Borgogna. Antonio III di Clermont, marito di Anne-Françoise de Poitiers, lo fece costruire nel 1546 in base ai disegni di Sébastien Serlio. Il talento di questo architetto, accolto alla corte di Francesco I, contribuì alla diffusione in Francia dei principi architettonici ispirati al Rinascimento italiano. Degni di nota i meravigliosi affreschi del XV sec., i trompe-l'oeil della cappella di Santa Cecilia e i dipinti della galleria di Farsalo di Niccolò dell'Abate. Purtroppo non si possono fare foto all'interno, ma una l'abbiamo fatta:
 

gli amici si vedono nel momento del bisogno..............

 

Lasciamo il castello di Tanlay e ci dirigiamo verso Noires altra città medioevale:

dopo una piccola passeggiata per il paese decidiamo di andare a fare l'aperitivo a Chablis città nota per il suo omonimo vino.

Volevamo visitare la collegiata di St Martin ma siamo arrivati tardi e la troviamo chiusa, ci accontentiamo dell'aperitivo in un bar superaffollato. Mi bevo un bel Kir, aperitivo locale famoso.

L'ora si fa tarda e rientriamo ad Auxerre, domani ci aspetta Troyes. Volevamo cambiare ristorante, ma quello scelto era già completo, torniamo a quello della sera precedente.

La mattina fatte le valige ci avviamo verso Troyes. Prima tappa il castello di Fontableau, che l'anno passato avevamo mancato. Dopo un parcheggio  difficoltoso ci avviamo verso il castello,

non prima di prenderci un bel caffè, ottimo in questo caso.

Circondato da una immensa foresta e immensi giardini, il castello fu considerato, fin dai tempi del Re' Luigi VII nel XII sec., un luogo eccezionale per l'enorme riserva di cacciagione.

Questo castello é legato però alla prima diffusione dell'influenza del Rinascimento Italiano in Francia. Fu Francesco I, con artisti venuti dall'Italia come il Primaticcio e il Rosso,

a fondare nel XVI sec. la " Prima scuola di Fontainebleau". Sarà poi, un po' più tardi, sotto il regno di Henri IV la volta della "Seconda scuola di Fontainebleau".  

Luogo di grande presenza di opere artistiche e ricco di storia.

Lasciamo Fontainebleau e ci dirigiamo verso Troyes dopo uno spuntino al bar del Castello. La prossima tappa è la città di Troyes città romana dove andremo a visitare la cattedrale e il museo Saint Loup.

 

Qui sopra due immagini della Cattedrale di Saint-Pierre-et-Saint-Paul qui sotto alcune immagini dal museo Saint Loup, piccolo tesoro e strumenti dell'epoca romana. Anche il Tiepolo fa bella mostra con un suo dipinto.

Città affascinante e da una storia incommensurabile dove l'industria ha avuto una parte rilevante per la sua economia.

Dopo un giro per la città prendiamo possesso delle nostre camere. La giornata è stata pesante, ma dopo una ottima cena a base di carne alla griglia e buon vino, non abbiamo problemi per un sonno ristoratore. Domani ci aspetta Digione. Sulla strada ci fermeremo a Semur sur Auxois. Arriviamo a Semur e ci gustiamo un buon caffè in un bar dove unitamente ci offrono una gustosissima piccola brioche. Dopo un passeggiata per il centro decidiamo di ripartire per Digione. Facciamo scorta di pane e un pò di alimenti per un piccolo spuntino lungo la strada.

Lungo la strada ci fermiamo per un spuntino e arriviamo a Digione. Parcheggiamo fuori città e ci avviamo a piedi in centro! Prima tappa la Cattedrale di  San Benigno e visita della Rotonda.

Nell'anno 1000 venne costruita questa grande Basilica sulle rovine di una vecchia chiesa e la Rotonda è un esempio di arte romanica. La Rotonda è un abside su tre livelli e assieme alla Basilica furono costruite da Guglielmo da Volpiano tra il 1001 e il 1026. Dopo la visita della Basilica andiamo a vedere il museo delle Belle Arti. Anche in questo museo troviamo grandi artisti italiani come il Canova con un bronzo "Ercole e Lica", il dipinto di Guido Reni "Adamo ed Eva" e altri artisti occidentali del XVI e XVII secolo.

Dopo la visita al museo le donne ne approfittano per un  pò di shopping! Si passeggia per le vie del centro e per un mercatino pieno di prodotti alimentari locali.

Si acquista un pò di vini e dopo aver camminato a lungo ci concediamo una  birra.

Si fa sera e ci avviamo all'hotel, come al solito per l'ultima cena scegliamo il Buffalo Grill a fianco dell'hotel.

Ci ritiriamo presto in quanto domani altra levataccia è il giorno di rientro! Ci aspetta il Monastero di Brou e il Castello di Agliè vicino a Torino.

Partenza alla solita ora, arriviamo in mattinata a Bourg en Bresse e iniziamo la vista del Monastero dedicato a San Nicola da Tolentino.

 

Alla fine della visita ne approfittiamo per un aperitivo in bar di fronte al Monastero.

Comincia a piovere e dobbiamo proseguire a sera dobbiamo essere a Brescia e ci sono ancora più di cinquecento chilometri da fare, per Agliè circa trecentoventi. Arrivo nel pomeriggio ad Agliè dopo una sosta per un piccolo ristoro.

Attendiamo qualche minuto, poi una guida improvvisata ci accompagna lungo il percorso.

All'interno non ci fanno fotografare, non abbiamo foto della residenza Sabauda, comunque fa parte del circuito dei Castelli del Canavese patrimonio dell'Unesco. Riprendiamo la strada di casa, purtroppo una gomma cede e il rientro è tribolato. Le gomme del pulmino Ford noleggiato non erano un granché, la prossima volta saremo più accorti.

Arriviamo a casa a mezzanotte.