CRONACA DI NOVE BUCHE  

 (ovvero, un occasione mancata)

 

Ero gasato come non mai, dopo il ritrovamento del swing, ero convinto di fare una buona  gara! Purtroppo la notte non avevo  riposato bene e questo già il primo inghippo, la sera prima avevo straviziato! Va bè, le mie sei ore le avevo riposate e il morale era sempre alto e sicuro di fare una bella figura! D'altronde in settimana le mie prestazioni al Colombaro erano salite notevolmente, girando le nove buche sempre sopra i venti punti, addirittura un giro lo avevo chiuso con 28 punti. La mia principessa decide di seguirmi, sa che gioco in gara con altre donne e non mi vuol lasciare solo! Purtroppo si parte con mezz'ora di ritardo, vuol dire che non farò il riscaldamento. Partenza della gara alle 11,50, il torneo si svolge su tre prove di nove buche. Per la classifica finale valgono i due migliori risultati. Io ho un 16 e un 19, spero sinceramente di superare venti.

Alla consegna dello score, altro inghippo, la terza prova si svolgerà sulle seconde nove buche, le prime due gare erano state fatte sulle prime nove. Non essendo assiduo frequentatore del golf Bogliaco, le seconde nove le avevo fatte qualche mese fa, a settembre esattamente!

 

 

 

Si parte, buca dieci par tre di 150 metri.

Dopo esserci scambiati gli score, gioco per primo. Ferro cinque e colpo in green sulla destra. Tento il berdie, ma finisco con il par. Vai, sembra la giornata giusta, nonostante tutto. Il presidente del circolo Enrico gioca con me, lui gioca un legno cinque e anche lui finisce in green. Siamo pari, anche lui riesce

a chiudere la buca in par.

 

 

Buca 11, par quattro di 350 metri.

 

 

 

Gioco il driver e non vado oltre i 180 metri, il secondo colpo gioco l’ibrido e riesco a finire sulla sinistra tra i laghetti, con il terzo colpo, un colpo con il pitch, prendo il green sulla destra cercando di evitare il laghetto. Due path e chiudo in cinque. Anche Enrico riesce a chiudere in cinque nonostante una palla ingiocabile.

 

Ci trasferiamo  alla buca dodici altro par quattro di 265 metri.

 

 

 

I laghetti sono li davanti pronti ad inghiottire le tue palline. Gioco di nuovo il driver e finisco oltre i due bunker a una sessantina di metri dal green. Purtroppo tutti i componenti del gruppo finiscono in acqua e rimango solo io in gioco. Con un  colpo di pitch raggiungo il green e con due path, faccio un altro bel par ricevendo i complimenti di tutti. Penso tra me e me che oggi mi sento un giocatore vero.

 

 

Buca tredici, par quattro di  273 metri circa.

 

 

Buca in salita, dog leg a sinistra, con green messo in alto. Gioco il driver forzando il colpo, purtroppo mi parte il solito slice e finisco quasi sul fairway della buca adiacente. Arrivo sulla palla e fortunatamente ho campo libero tra gli ulivi e sono a circa 110 metri dal green. Decido di giocare il ferro otto e qui cominciano gli errori. Mi parte un bel colpo che impatta dopo il bunker poco prima del green, ma la palla torna indietro e finisce in bunker. Sono sotto di tre metri rispetto il green, se avessi giocato il sette sarei stato in green con il secondo colpo! Invece devo fare due colpi per uscire dal bunker e superare il muro davanti al green. Con il primo colpo dal bunker raggiungo il bordo green ma la palla torna indietro, la sabbia è troppo dura e devo colpire più forte, con il secondo colpo sono in green. Con due path chiudo in sei. Qui devo dire che se in settimana avessi fatto il percorso non sarei incorso in questo errore.

 

  

 

Buca 14 par di 100 metri:

 

Gioco il pitch e finisco in green sulla sinistra, tento l’ennesimo berdie, ma finisco solo in tre.

 

Buca quindici par quattro in discesa di 280 metri circa

Ecco l’ennesimo errore, qui decido di giocare il ferro tre! Non lo gioco spesso, ma oggi visto che mi va tutto bene mi prendo il rischio. Colpisco male la palla finendo poco dopo il tee delle donne, meno male! Il secondo colpo gioco un ferro cinque e finisco a circa sessanta metri dal green. Con il terzo colpo di sand finisco a pochi metri dalla buca, passando il fosso! Con due path salvo la buca e porto altri punti in saccoccia. Sono a sedici punti dopo sei buche e penso che adesso è tutto in discesa. Probabilmente la concentrazione cala e sento che qualcosa non va a livello mentale è come un presentimento.

 

 

 

La buca sedici viene classificata come HCP uno, dog leg a destra par quattro di 350 metri con varie insidie. Fuori limite a sinistra e destra con reti, fossi e bunker a sfare.

 

 

Visto la flappa con il ferro tre decido di rigiocare il driver. Mi parte un colpo verso la sinistra, vedo la palla sopra gli alberi e poi il rumore della palla che ricade sul cemento della stradina oltre limite. Gioco la palla provvisoria e finisco circa a 190 metri sul fairway, lo potevo fare prima??? Mentre mi avvio verso la palla sento dei giocatori lungo la stradina e gli chiedo se hanno trovato la mia titleist prov1x  marcata fabinet e mi viene restituita con il mio disappunto, speravo magari fosse rientrata in campo. Mi piazzo sulla provvisoria divenuta palla in gioco e tiro con il ferro cinque per raggiungere il fairway  superando il campo del contadino. I miei compagni di gioco ci finiscono inesorabilmente, Sara ne perde ben due. Io invece faccio l’ennesima flappa, mi prende il nervosismo, sono ancora fortunato perché finisco nel terreno in riparazione poco prima del fosso laterale destro dietro il bunker prima del dog leg. Riprovo con il ferro cinque e questa volta la palla vola alta fino a dietro il bunker di sinistra prima del green. Era il quinto colpo, ne rimangono due per prendere qualche punto. Purtroppo ennesima flappa e palla in bunker. Uscita dal bunker e la buca è vicina, ma colpi non ne ho più!

Come il cavallo nel trotto, ho rotto! Credo che una buona parte, sia dovuta alla forma fisica e nel contempo alla tranquillità mentale. Sbagli il colpo perché, il gioco non ti è entrato nel tuo dna, fino a poco prima avevo giocato come non mai e quando sbagli grossolanamente cominci a pensare all’errore e vuoi strafare, errore madornale. In sintesi mi sembra questa la spiegazione.

  

 

 

Buca 17 par tre, si parte dall’alto, un bel dislivello!

 

Gioco il ferro sette, purtroppo aggancio il colpo ma finisco sul fairway adiacente anche se ad altezza bandiera, posso tranquillamente recuperare, sono ad una quarantina di metri dalla bandiera, non è un problema, sono i colpi che mi riescono meglio. Invece ennesima flappa, la fortuna questa volta non mi aiuta e finisco sotto un alberello. Ne esco con l’ibrido, con il quarto colpo finisco in green, ma non riesco a pattare con il primo colpo e quindi altro ics. Devo capire come escono questi errori così gravi, normalmente sono i miei colpi preferiti, mi sa che la condizione fisica diventa essenziale. Non è possibile sbagliare in maniera così continuata, forse un calo di zuccheri, non ho fatto colazione in quanto ancora non avevo digerito la cena della sera precedente. Come tutti gli sport anche il golf richiede una educazione fisica decente, senza stravizi.

 

 

 

Buca 18 par cinque di 450 metri circa

 

Bel driver ai 200 metri, vedo la bandiera in lontananza, tiro fuori l’ibrido, così penso di avvicinarmi il più possibile alla buca. A posteriori, forse era meglio giocare il ferro cinque che gioco molto meglio, infatti mi parte un colpo da un centinaio di metri che finisce tra gli alberi di destra, due colpi per uscirne, un altro per avvicinarmi al green e dopo aver conquistato il green con due colpi non mi riesce chiudere, pertanto altro ics. Ora mi chiedo, possibile un blackout così eclatante che mi riporta indietro di un anno! Può succedere di sbagliare un colpo, ma l’inverso mi sembra eccessivo, cosa mi consigliate come cura? Io saprei cosa fare, ma non ve lo dico!

 

Grazie dell'attenzione.

 

Saluti ik2uiq